“circe, l’altra odissea” sabato 10 luglio a caldarola, opera inserita nella rassegna europea sparse

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07 Luglio 2021

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Sabato 10 luglio, alle 21h30, in piazza Vittorio Emanuele II, a Caldarola, andrà in scena “CIRCE, L’ALTRA ODISSEA”; si tratta di un racconto semiserio per voce femminile e tastiere digitali. Lo ha ideato Isabella Carloni, di ROVINE CIRCOLARI, che lo interpreta insieme ad Andrea Strappa alle tastiere ed elettronica digitale.

La rappresentazione fa parte di una mini rassegna curata dall’AMAT e denominata SPARSE: un progetto europeo pensato per le aree rurali e svantaggiate che, qui nelle Marche, è stato destinato alle aree dell’interno provate dal sisma. Oltre a Caldarola ne fanno parte i comuni di Camerino, Castelraimondo, Mogliano e Sarnano. Questo è il primo appuntamento del 2021; ne seguirà, anche a Caldarola, un altro in autunno: il tutto con la collaborazione della compagnia Valenti.

Note di regia:

Il mito non è una storia inventata, un sapere falso, è una conoscenza diversa, un altro modo di raccontare la storia. L'Odissea ci racconta che Circe, la maga seducente dalla lunga capigliatura e dalla voce suadente, riceve nel suo palazzo, tra le fiere selvagge, in un'isola fuori del tempo e dello spazio, i compagni di Ulisse e li inganna con i suoi incantesimi trasformandoli in porci. Soccorso dagli Dei, Ulisse, potrà salvare i suoi compagni, godere dell’amore della maga e ottenere da lei anche l'aiuto per superare altre prove pericolose nel suo lungo viaggio. Fin qui la versione del mito da parte di Omero nell’Odissea. Ma, ad uno studio parallelo, la maga astuta e pericolosa che l’eroe incontra nel suo lungo viaggio di ritorno a Itaca, si rivela, in realtà, l’antica dea di una religione scomparsa, legata ai cicli della natura e della rinascita e celebrata nella sacralità del maiale. E i suoi incantesimi, più che le malie di una fattucchiera ricordano piuttosto quegli antichi culti della dea madre che celebravano, in tutta la natura, la potenza trasformatrice dell’amore Emerge così, tra le pieghe del mito, un sapere nascosto e dimenticato che offre un punto di vista inaspettato sul più maleodorante degli animali e apre uno squarcio imprevisto sul senso della famosa trasformazione in maiale, alla quale Ulisse riuscì a sfuggire.

Intrecciando dentro un’unica trama canto e mito, tragico e grottesco, l’attrice offre anche emblematici pezzi del suo archivio teatrale a sostegno di una lettura parallela, imprevista e sibillina del famoso mito della maga, una lettura tutta al femminile. Che c’entra Circe con le Sirene? E il Mar Rosso con la tradizione contadina della pista? Perché la famosa seduttrice scelse proprio il maiale? Lo spettacolo evocando Omero e Pavese, Ibsen e commedia popolare, suggerisce un’altra percezione della storia e del tempo e attraverso l’affabulazione e il gioco mimetico del teatro insinua nello spettatore il “dubbio” che la nostra “civiltà” abbia dimenticato, lungo la strada del progresso, la preziosa ricchezza della diversità e dell’”altro”.

“Si tratta – commenta Luca Maria Giuseppetti – di una proposta molto affascinante in cui mito e realtà si fondono attraverso lo strumento della voce, ora canto, ora prosa, ora lamento. E di questo ringrazio l’Amat. Abbiamo in questa estate un fiorire di proposte e di spettacoli, di diverso genere e l’attenzione rivolta ai nostri borghi dell’entroterra è stata molto elevata. Ben vengano, dunque, queste importanti occasioni di incontro, attraverso ogni espressione artistica, perché sapere che Caldarola, come altri comuni, non ha ancora risolto i problemi seguiti al terremoto, è importante e lo si può fare anche attraverso gli spettacoli che vengono offerti. Mi auguro che con la ristrutturazione in atto del teatro la nostra cittadina diventi sempre più punto di riferimento artistico non disgiunto da quello, ben più importante, della ripresa della vita, dell’economia, dell’abitabilità del centro storico. Pure la pandemia non ha scherzato e rialzarsi è veramente uno sforzo degno dei Titani”.

Potendo adempiere perfettamente a tutte le norme di sicurezza, non occorre prenotazione; lo spettacolo costa 5 €.

https://www.youtube.com/watch?v=gBZZq2Ce0y0

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Ultimo aggiornamento: 07/07/2021, 15:12

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