Descrizione
Giulio Grimaldi (Fano, 8 gennaio 1873 – Marina di Pisa, 2 agosto 1910) è stato un filologo, scrittore e poeta italiano. Intellettuale dai molteplici interessi, svolse un’intensa attività di studi filologici, diresse la rivista Le Marche illustrate nella storia, nelle lettere, nelle arti, da lui fondata, scrisse poesie in lingua italiana e in dialetto fanese e un romanzo dal titolo Maria Risorta: romanzo marinaresco, nato da un attento studio sulla vita dei pescatori del porto di Fano.
Conseguì la laurea in Lettere all’Università di Roma, dove ebbe come maestro il filologo Ernesto Monaci. Negli anni a seguire coltivò costantemente la passione per gli studi storico-filologici, diventando un assiduo frequentatore di archivi cittadini.
Ancora studente pubblicò la sua prima raccolta di poesie, Asfodeli. Il volume conteneva, fra l’altro, una interessante recensione, dal titolo Lirica contemporanea, in cui Grimaldi esprimeva una sua personale concezione dell’arte, fortemente democratica, contraria ai moralismi e ad ogni forma di autocompiacimento.
Seguirono negli anni altre raccolte di poesie, alcune in lingua italiana e altre in dialetto fanese: Grimaldi attribuiva alla poesia dialettale la stessa dignità di quella in lingua. Nel 1905 vennero pubblicati i sonetti di Brod e àcin (in italiano: mosto e vinaccioli), i cui versi, modellati sulla lingua parlata, sembrano voler fornire una fotografia del popolo, colto nella sua quotidianità, immortalandone gli usi, le abitudini, le credenze.
Nel 1901 fondò la rivista Le Marche illustrate nella storia, nelle lettere, nelle arti, di cui fu direttore fino al 1910, anno della sua morte. La rivista si proponeva di raccogliere e analizzare qualsiasi materiale legato alla storia e alla cultura della regione Marche, cercando di conciliare l’ambito regionale dell’indagine con uno spirito da italiano.