Descrizione
Antonio Angelelli, più conosciuto come ’Ntunì de Tavarró, figlio di gente di campagna, arrivò a studiare fino alla quarta elementare.
Aveva forte attrazione per lo scrivere, tanto da vincere nel 1926, a dieci anni, un premio alle «Olimpiadi dei piccoli» a Fermo. Cominciò a scrivere poesie dialettali durante la guerra, mettendo in rima la nostalgia di casa durante la campagna d’Albania. Tornato a Montegiorgio raccontò in versi una nuova nostalgia, quella per i tempi andati, per la vita dura dei campi, per il quotidiano della povera gente.
La sua ironia in versi, sempre misurata, triste eppure arguta e umoristica, arrivò presto alla gente del Fermano, che cominciò ad amarlo come simbolo di questa terra.
Angelelli non si limitò a scrivere, si fece promotore di gruppi musicali di folklore locale, e nel 1967 organizzò la memorabile kermesse «Montejorgio cacionà», esilarante manifestazione con lettura di poesie e rappresentazione di sketches dialettali insieme a amici e colleghi poeti vernacolisti: una manifestazione che, tuttora, resiste e diverte con grande successo.
Spronato dagli amici e dagli ammiratori nel maggio del 1972 partecipa con successo alla trasmissione radiofonica “La Corrida”, presentata da Corrado, con la poesia umoristica “Lu varbiere”. Vincitore del primo premio, ottiene venti gettoni d’oro. La sua fama varca i confini della sua regione, tanto che riceve lettere di congratulazioni da tutta Italia.
https://youtu.be/oi2f2JiP7iE